Professore associato di fisica teorica, metodi e modelli matematici presso il Dipartimento di Fisica e Astronomia dell’Università degli Studi di Catania ed incaricato di ricerca presso l’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare. E’ inoltre membro esterno del Complexity Science Hub di Vienna e dal 2016 è coordinatore del Dottorato in Sistemi complessi per le scienze fisiche, socio-economiche e della vita presso l’Università di Catania. Dal 2013 al 2016 è stato Delegato del Rettore all’Internazionalizzazione e Responsabile del Progetto Erasmus per l’ateneo di Catania. E’ stato inoltre Presidente del corso di laurea in fisica presso l’ateneo di Catania dal 2004 al 2010. Fa attualmente parte dell’editorial board di varie riviste internazionali fra cui Physica A, "Cogent Physics”, "Heliyon", Frontiers in physics | Social physics. E’ membro della Società Italiana di Fisica e della Complex Systems Society. A Dicembre 2018 è stato nominato codirettore della School on Complexity della Ettore Majorana Foundation di Erice.
I suoi interessi di ricerca spaziano dalla fisica teorica, alla meccanica statistica, ai sistemi complessi con applicazioni ai sistemi geologici, sociali, economici e finanziari. Su questi temi è coautore di più di 150 pubblicazioni scientifiche su riviste internazionali e ha organizzato diverse scuole e conferenze internazionali. Si occupa attivamente anche di divulgazione scientifica ed è intervenuto diverse volte in trasmissioni radiofoniche e televisive sia in Italia che all’estero.
Nel 2010 è stato insignito, con Alessandro Pluchino e Cesare Garofalo, del premio IgNobel per il Management presso l’Università di Harvard (si veda a questo proposito il saggio a tre autori “Abbiamo vinto l’IgNobel con il principio di Peter. Scienza, caso e humor”, Malcor D’ Edizione 2017).
Recentemente, le sue ricerche si sono concentrate sul ruolo benefico del caso nei sistemi socio-economici. In particolare, in ambito politico, insieme ad Alessandro Pluchino, Cesare Garofalo, Maurizio Caserta e Salvatore Spagano, ha elaborato un modello di parlamento virtuale con il quale si è mostrato come il Parlamento sarebbe più efficiente se una certa percentuale di deputati, anziché essere eletta, venisse estratta a sorte, restando quindi indipendente dai partiti. A tal proposito, possiamo citare il saggio a cinque autori “Democrazia a sorte. La sorte della democrazia” (Malcor D’ Edizione 2012). Si veda anche la pagina web.
Ulteriori informazioni sono reperibili sul suo sito web.
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