Al fianco dei giudici polacchi - Marco Cappato a Varsavia per lo Stato di Diritto
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La Cina di Xi Jinping rischia di superare l'Europa non solo nella corsa all'intelligenza artificiale e alla modificazione del genoma, ma anche nelle misure contro il riscaldamento del pianeta. Lo farà in modo autoritario, calpestando le libertà di minoranze etniche e religiose, Ma sarà certamente efficace agli occhi dei più, mettendo così in pericolo l'attrattività stessa del modello liberale.
Pubblichiamo la trascrizione dell'intervento di Stefano Quintarelli al seminario EUMANS PER LA DEMOCRAZIA DIGITALE - Milano, 21 giugno 2019.
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Ho un’esperienza un po’ strana. Sono un informatico e un imprenditore e ho fatto il deputato nella stessa legislatura del senatore Orellana. Entrambi facevamo parte dell’inter-gruppo innovazione costituito da parlamentari che cercavano di spingere sui temi dell'innovazione tecnologica.
Ciascuno di noi ha un numero di telefono dal quale chiama altri numeri di telefono e questi numeri di telefono dialogano tra loro anche se sono gestiti da provider diversi - un numero Tim chiama un Iliad e viceversa.
Ciascuno di noi ha anche diritto a cambiare gestore e conservare il proprio numero – il numero quindi viene riconosciuto come un bene proprietario dell’utente, non del gestore.
Questo invece non avviene online.
Giulia Bertone è direttore di Fondazione RCM. Qui di seguito il testo dell'intervento che Giulia ha fatto al seminario Eumans per la Democrazia digitale a Milano, il 21 giugno 2019.
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Vorrei portare a questo incontro l’esperienza diretta della nostra realtà perché penso possa essere utile per approfondire e focalizzare alcuni temi che sono in discussione oggi.
La tecnologia rende la partecipazione democratica più accessibile ai cittadini. È più facile raccogliere firme certificate online su una proposta di legge popolare di quanto non lo sia farlo in cartaceo. La tecnologia lo consente. La legge, almeno in Italia, invece no.
Assunto che intendiamo come Democrazia ciò che assicuri aderenza allo Stato di diritto (e cioè Libertà e Diritti dell'Uomo) e garanzia dello stato sociale, trovo interessante questo articolo del Lancet che illustra come quando non hai democrazia, muori. Ma non muori dentro, nelle tue aspirazioni, nella tua capacità di espressione, nel tuo sviluppo come persona (e quindi come società); NO. Muori di morte vera. Di malattia.
Mentre l’estate si preannuncia calda quanto il clima di tensione nel governo, crescono ogni giorno le voci su possibili elezioni anticipate. A questo punto, più dei retroscena sulla crisi gialloverde, c’è un altro dibattito che dovrebbe interessare i cittadini italiani: se tra qualche mese saranno chiamati alle urne, con quali regole del gioco eleggeranno i loro rappresentanti in Parlamento?
Pubblichiamo, su gentile concessione dell'autore Canestrari, un estratto de “Il sistema Casaleggio” di Marco Canestrari e Nicola Biondo, edito da Ponte alle Grazie.
Mi faccio veicolo e portatore di quello che per me è stato un vero colpo di fulmine, una rivelazione sulla via di Damasco: il manifesto del diritto penale liberale. Parto così: c’è un eccesso di leggi per un eccesso di rancore! Come non essere d’accordo!
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