
Pubblichiamo, su gentile concessione dell'autore Canestrari, un estratto de “Il sistema Casaleggio” di Marco Canestrari e Nicola Biondo, edito da Ponte alle Grazie.
Marco Canestrari è tra gli esperti invitati al seminario Eumans per la Democrazia Digitale.
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Gianroberto è ricoverato all’Istituto Auxologico di Milano e in una stanza della clinica «i Signori Gianroberto Casaleggio e Davide Federico Dante Casaleggio dichiarano di costituire, come costituiscono, un’associazione non riconosciuta denominata “Associazione Rousseau”».
Perché costituire un’associazione? A quale scopo? Perché proprio adesso, quando Gianroberto è in condizioni disperate, sta lottando per sopravvivere all’ennesimo ictus e già da tempo non riesce a «mantenere la concentrazione per un arco di tempo consecutivo neanche troppo lungo» come aveva svelato Iacoboni?
Com’è facile notare, nessuno del Movimento 5 Stelle viene coinvolto. Non il direttorio, non i capigruppo. Non Beppe Grillo, il cofondatore del Movimento. Nessuno, in realtà, sa nemmeno dell’esistenza dell’Associazione Rousseau o dell’idea di costituirla. Tranne gli uomini più vicini all’azienda, uno dei quali pochi giorni dopo avrebbe raccontato a chi scrive che le cose, con la morte del vecchio Capo, sarebbero presto cambiate.
La vera natura dell’Associazione Rousseau sarebbe rimasta riservata fino al 31 gennaio 2018, oltre due anni e mezzo dopo la morte di Casaleggio, quando Luciano Capone svela l’atto costitutivo.
Iacoboni pubblica la sua ricostruzione il 7 aprile. Lo stesso giorno viene negato che si stia preparando il passaggio dei poteri di padre in figlio. Gianroberto muore cinque giorni dopo, il 12 aprile 2016. Due giorni dopo sono celebrati, a Milano, i suoi funerali. A strettissimo giro, Davide si appropria del Movimento 5 Stelle.
Lo statuto già prevede che l’unico possibile presidente di Rousseau sia un socio fondatore: Davide è l’unico rimasto. Ma non basta. Scrive ancora Luciano Capone che «visto che non esiste in natura un’associazione di una sola persona, per cambiare lo statuto in modo da affidare “la gestione e la rappresentanza della Associazione a un singolo amministratore” ha bisogno di due figuranti». Il 20 aprile, otto giorni dopo il funerale di suo padre, nomina soci i due avvocati storici di Casaleggio Associati, Federico Maria Squassi e Michelangelo Montefusco. Sono gli stessi che si occupavano di espellere, per conto dei loro clienti Grillo e Casaleggio, i militanti del Movimento 5 Stelle attraverso lettere raccomandate.
Continua Capone: «Squassi e Montefusco entrano in Rousseau per consentire a Casaleggio l’abolizione di un organo collegiale come il Consiglio direttivo e per accentrare tutti i ruoli decisionali in un’unica figura: “Il singolo amministratore ricoprirebbe anche le cariche e le funzioni di Presidente della associazione e Tesoriere, con i più ampi poteri di gestione e di rappresentanza ordinaria e straordinaria” e “senza limitazione alcuna”». Fatto questo, gli avvocati escono dall’Associazione.
Il 25 aprile, a meno di due settimane dalla scomparsa del Fondatore, Beppe Grillo viene di fatto estromesso: il suo Blog viene trasformato nel Blog delle Stelle con un semplice cambio di testata e di dominio internet.
Viene anche annunciata l’esistenza dell’Associazione Rousseau. Anche in questo caso attraverso una sequenza imbarazzante di contraddizioni e bugie.
Primo: scrive Davide che «con lui [...] decidemmo di creare l'Associazione Rousseau», smentendo il comunicato indirizzato a Iacoboni con cui si negava la successione di ruoli, aggiungendo poi che «l'utilizzo dell'Associazione Rousseau fondata con mio padre» sarà limitata ai «mesi necessari a creare e far riconoscere la Fondazione Gianroberto Casaleggio in cui farò confluire le attività dell'associazione». Oggi, oltre tre anni dopo, l’Associazione Rousseau continua ed espande le proprie attività, come vedremo più avanti.
Lo statuto di Rousseau, infatti, fin dalla sua nascita dichiara un ruolo ben preciso, diverso da quello dichiarato dall’Erede: “Promuovere lo sviluppo della democrazia digitale nonché coadiuvare il Movimento 5 Stelle” nella sua azione politica.
Secondo: la Fondazione Gianroberto Casaleggio non è mai nata. Non c’è probabilmente mai stata davvero l’intenzione di usare l’Associazione Rousseau come “passaggio” temporaneo verso una struttura più idonea alla gestione di un partito. Viene invece creato un altro soggetto, l’Associazione Gianroberto Casaleggio che, dichiaratamente, non si occupa di politica né del Movimento 5 Stelle ma organizza cene di autofinanziamento e un incontro annuale in memoria del padre di Davide.
Terzo: la figura di Beppe Grillo viene completamente ignorata, esclusa, cancellata dalla storia del Blog. “Nasce il Blog delle Stelle”, scrivono, ma non è vero: è solo il Blog di Beppe Grillo che cambia dominio e testata. I contenuti e il codice sono gli stessi. Sembra un colpo di mano, di quelli che potrebbero far litigare furiosamente due amici che hanno condiviso anni e anni di battaglie.
Resta un mistero: perché mai le ultime parole di Gianroberto Casaleggio avrebbero dovuto smentire cio che, stando a quanto afferma suo figlio Davide, sarebbe dovuto avvenire da tempo?
Mai Gianroberto aveva parlato di suo figlio in relazione al Movimento 5 Stelle. Mai aveva fatto sapere di voler fondare l’associazione Rousseau, costituita mentre Roberto è sul letto di morte a poche ore dal suo trapasso, consentendo a Davide, aiutato dai suoi avvocati, di diventarne il dominus.
Lui, un figlio di cui Gianroberto era, di tanto in tanto, costretto a scusarsi coi propri dipendenti, che raramente il padre presentava ai suoi uomini di fiducia, che quasi nessuno, prima di quel momento, conosceva tra i parlamentari M5S. L’unico riferimento pubblico a questo suo figlio è quel comunicato di smentita di Iacoboni. L’ultima cosa che Gianroberto ha voluto fare nella sua vita, dalla clinica in cui si era fatto registrare con quel falso nome, è negare con forza di voler lasciare la sua creatura politica, frutto del lavoro di vent’anni, a suo figlio, che invece riuscirà a ereditarla con un atto notarile per soli trecento euro.
Proprio il comportamento coerente che ci si aspetta da una persona lucida nelle sue ultime ore di vita. Quello che tutti noi penseremmo di fare se fossimo consapevoli di aver poco tempo prima del commiato da questa Terra: un atto notarile e un comunicato stampa per negarlo.
Insomma: può il più grande partito di un paese occidentale, nel 2016, passare di padre in figlio per successione dinastica e azionaria? La risposta è sì.
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