Dal referendum sulla Brexit ad oggi i casi di violazione dello stato di diritto in UK sono stati una valanga. Ci sarebbe da parlarne per ore. Ma ecco alcuni spunti:

 

  1. Violazione del diritto al free movement 
    Con la Brexit i cittadini EU ne vengono privati interamente o parzialmente
     
  2. Violazione del diritto al voto informato 
    Chi dice bugie in campagna elettorale non viene punite, e quindi viene effettivamente legalizzata la disinformazione al voto. Durante la campagna del referendum sulla Brexit sono state molte le bugie appurate, prima tra tutte i famosi £350m che sarebbero stati restituiti alla NHS se fosse stata fatta la Brexit - https://endthechaos.co.uk/questions-and-answers/

 

  1. Tentativo di violazione del diritto alla democrazia rappresentativa
    Il governo ha provato ad agire scavalcando il parlamento in varie occasioni. Famosa è stata la battaglia legale vinta da Gina Miller che ha obbligato il governo ad avere l’approvazione del parlamento per invocare l’articolo 50 – “only Parliament can take away rights that Parliament has granted”  https://www.businessleader.co.uk/gina-miller-the-woman-who-took-government-to-court/58372/
     
  2. Violazione del diritto alla dignità della persona
    Il governo chiama cittadini EU queue jumpers “What has been lost in this discussion is the fundamental idea that what those people hold is a right, not a privilege”  https://www.theguardian.com/politics/2018/nov/21/queue-jumping-comment-reveals-the-tories-moral-vacuum 
    Il governo chiede alle aziende black lists di cittadini EU, decisione poi revocata una settimana dopo https://www.independent.co.uk/news/uk/politics/foreign-workers-u-turn-list-shame-companies-theresa-may-amber-rudd-justine-greening-a7352466.html
     
  3. Violazione del diritto alla sicurezza
    Il governo ha più volte fomentato l’odio nei cittadini, con le sue dichiarazioni e linguaggio, polarizzando l’opinione pubblica al punto tale che sono aumentati i crimini per odio, vedi https://assets.publishing.service.gov.uk/government/uploads/system/uploads/attachment_data/file/748598/hate-crime-1718-hosb2018.pdf “there has been spikes in hate crime following certain events such as the EU Referendum and the terrorist attacks in 2017”

 

Per non menzionare tutti i casi di violazione sui finanziamenti dei partiti e della campagna per il referendum sulla Brexit. Le violazioni della campagna del Leave sono state certificate dalla Electoral Commission in UK, eppure il referendum continua ad essere valido e potrebbe segnare la vita dei cittadini per i prossimi decenni!

Ci sara' molto da lavorare!

 

 

Quanto sta accadendo in Inghilterra è la prova che il populismo non combacia mai con la competenza e che esso stia lentamente uccidendo le nostre democrazie.

Tra le violazioni sopraelencate, le più gravi (secondo il mio personalissimo punto di vista) sono quelle ai danni del "diritto al voto informato" e del "diritto alla democrazia rappresentativa". Ovviamente anche le altre hanno un notevole peso all'interno della società britannica ma queste due in particolare racchiudono tutta l'essenza di ciò che sta avvenendo. 

Il cittadino, costantemente bombardato da fake news e da campagne elettorali che assomigliano sempre più a televendite che a politica, inizia a dubitare di ogni cosa che lo circonda, talvolta dubita persino di sé stesso.

La progressiva perdita di fiducia nelle istituzioni porta il cittadino ad essere disorientato, abbandonato, solo.

Ed è qui che muore la democrazia. 

In questa situazione il cittadino diffida dei fatti che realmente accadono e anzi, cosa ancor più peggiore, crede e si fida solo di chi inneggia all'odio, di chi trova il "colpevole" ma non la soluzione, perché è la cosa più comoda da fare in quel momento, in quel momento di tristezza e angoscia, di rabbia e frustrazione.

E un cittadino in queste condizioni rende possibili tutte queste violazioni, le accetta o le ignora, chiude gli occhi di fronte a ciò che è sbagliato, pensando che non deve essere lui a risolvere i problemi altrui, dato che lui ne ha già abbastanza.

Un origine a tutto ciò è difficile da trovare. Il paradosso, comunque, rimane sempre uno: internet, che doveva essere la prova inconfutabile della libertà acquisita dell'uomo, della sua vittoria in un secolo di guerre e di diritti rimossi, rischia di privarcela questa libertà e di farci assomigliare sempre più a delle macchine. Macchine che ragionano in base a dei messaggi messi in circolazione da qualcun altro e macchine che non riescono a provare sensibilità verso l'esterno.

 

 

Riconosco di esser stato molto pesante, fortunatamente non tutti gli esseri umani stanno subendo questa trasformazione ma ho paura che nel mondo, in Inghilterra e, soprattutto, anche in Italia, stiamo assistendo a tutto ciò. 

Desidero concludere con un ultimo grido di volontà: voglio la vera politica. Quella politica che i miei genitori hanno avuto la fortuna di vivere, con i suoi pregi e difetti, ma che mirava alla costruzione di una comunità.

Ora come ora non vedo una comunità.

Vedo solo tanta gente manipolata, aizzata da qualche fake news, stanca, rabbiosa e triste. Molto triste.

 

Grazie per l'attenzione.

- Manuele Grossi

Manuele,

grazie per il tuo commento. Tutto cio' che dici e' condivisibile ed e' il motivo per cui siamo qui. Sentiamo la responsabilita' di non stare a guardare e di riaccendere la politica, quella che crea comunita' e benessere.

La difficolta' e' scoprire come farlo, identificare obiettivi e metodi da perseguire per risolvere la crisi democratica e sociale che stiamo attraversando. Questo e' il cuore di Eumans.

Sulla questione del voto informato, ritengo che sia assurdo che non ci sia una regolamentazione delle informazioni che vengono date dai politici in campagna elettorale. Ritengo che dovremmo formulare una proposta che possa servire a questo scopo.

Il processo di controllo delle informazioni e' assente, scarso o tardivo. Solo ora Boris Johnson e' stato chiamato a testimoniare sulla famosa palla dei £350 milioni, di cui parlavo.

https://www.theguardian.com/politics/2019/may/29/boris-johnson-appear-court-eu-referendum-misconduct-claims

Mi chiedo, perche' non esiste un organo che fa il fact checking delle informazioni date in campagna elettorale (e non!) cosi' come viene fatto il controllo dei finanziamenti ai partiti?

La Electoral Commission in UK controlla i finanziamenti (oltre a fare altre cose). Chi controlla le informazioni?

Mi chiedo anche: e' giusto provare a risolvere questo problema con piu' regolamentazione, oppure dobbiamo provare a risolverlo in altri modi? Per esempio, potrebbero crearsi una o piu' organizzazioni di cittadini che lo fanno e potremmo fare una campagna di crowfunding perche' questo avvenga.

Qui facciamo brainstorming. Che ne pensate?

 

Boris Johnson è stato portato in tribunale da un privato cittadino per abuso di pubblico ufficio, per aver intenzionalmente disinformato l’elettorato durante la campagna elettorale sulla Brexit.

Brexit Justice (http://www.brexitjustice.com) è stata fondata per gestire questa battaglia legale e sta facendo crowdfunding.

Sarebbe fantastico se noi, come Eumans, ci potessimo attivare per sostenere quest’iniziativa.

Ho bisogno del vostro input. Come possiamo muoverci?