Mario Staderini

Militante radicale dal 1990, è stato Segretario di Radicali italiani dal 2009 al 2013, caratterizzando il Movimento per le iniziative sulla legalità democratica e per l’utilizzo degli strumenti di iniziativa popolare, sia a livello locale che nazionale.

Nel 2006 è stato per 18 mesi consigliere nel Municipio Roma centro storico, passando alle cronache nazionali per le sue inchieste sul Vaticano e le lotte contro l’occupazione del centro di Roma da parte dei Palazzi della politica, riuscendo a fermare la realizzazione di un megaparcheggio all'interno del Pincio e a bloccare  l’intitolazione della stazione Termini a Papa Giovanni Paolo II.

Negli ultimi anni ha concentrato il suo impegno sulle questioni di democrazia, promuovendo azioni politiche e giudiziarie anche a livello  transnazionale per l’affermazione dei diritti politici dei cittadini.

Nel 2015 ha portato l'Italia a giudizio davanti al Comitato diritti umani dell’Onu per il pluridecennale boicottaggio di referendum e  leggi di iniziativa popolare.

A maggio 2017 ha lanciato una campagna per chiedere la rimozione degli ostacoli che da anni impediscono ai cittadini di raccogliere le firme per i referendum, rimanendo in piedi per ore davanti al Quirinale ogni sabato, per quaranta settimane, praticando il duran adam insieme a Marco Gentili ed altre decine di persone. Nell'ottobre 2018, dopo un confronto con il Governo, la Camera dei deputati ha approvato un disegno di legge che consentirà a tutti i cittadini – se approvato anche dal Senato- di autenticare le firme sui referendum, facoltà oggi riservata soprattutto ai consiglieri comunali dei partiti.

Alle elezioni politiche del 4 marzo ha promosso una campagna per rivendicare il diritto dei cittadini ad un voto libero e uguale, negato dalla legge elettorale, organizzando un ricorso collettivo alla Corte europea dei diritti dell’uomo.

Esperto di democrazia diretta, ha realizzato azioni di civil hacking in occasione dell'ultimo referendum costituzionale (  www.nuovosenato.it) e delle elezioni politiche (www.libertadivoto.it).