Lorenzo Mineo

Nuovo Governo? Che sia nel segno della democrazia

Mentre si dà il via a un nuovo governo con l’accordo raggiunto tra Movimento 5 Stelle e Partito Democratico, non è azzardato prevedere un cambio di passo rispetto ad alcune politiche della maggioranza giallo-verde.

Grandi temi come ambiente e diritti civili, passati sotto silenzio o al peggio divenuti terreno di scontro nell’esecutivo precedente, potrebbero tornare al centro di nuove intese tra le due forze politiche, che, almeno sulla carta, presentano non trascurabili punti di contatto.

Diritti democratici in Italia. Verso nuove forme di partecipazione politica.

Appena due mesi fa, lo scorso 22 maggio, con Marco Cappato e uno zoccolo duro di attivisti sparsi per l’Italia (e in qualche caso per l’Europa) annunciavamo la nascita di Eumans, movimento paneuropeo dell’iniziativa popolare. L’obiettivo del movimento, esplicitato chiaramente nel suo manifesto, è di presentare entro il 2020 un pacchetto di proposte di iniziativa popolare orientate a rinforzare i diritti e le libertà dei cittadini europei.

Al voto, al voto. Con quale legge?

Mentre l’estate si preannuncia calda quanto il clima di tensione nel governo, crescono ogni giorno le voci su possibili elezioni anticipate. A questo punto, più dei retroscena sulla crisi gialloverde, c’è un altro dibattito che dovrebbe interessare i cittadini italiani: se tra qualche mese saranno chiamati alle urne, con quali regole del gioco eleggeranno i loro rappresentanti in Parlamento?

Al cuore della democrazia

“La democrazia è in crisi”: sembra ormai una frase fatta, una banalità che di questi tempi sentiamo ripetere sempre più spesso.

Fuori dai luoghi comuni, resta vero che la forma di governo democratica, intesa come insieme di regole e pratiche sociali più o meno consolidate da oltre un secolo in buona parte degli stati mondiali (sulla carta, Freedom House contava 195 stati democratici nel 2013), sta vivendo una fase storica di cortocircuito sotto diversi aspetti.

Iscriviti al FEED RSS Lorenzo Mineo